L’operazione laser occhi PRK

La mia esperienza con l’operazione laser occhi PRK

Inizio a scrivere questo articolo prima ancora dell’operazione, indossando ancora il mio paio di occhiali da vista Valentino: per il momento, voglio parlarvi della visita che ho fatto per capire se potessi o meno essere idonea all’operazione per gli occhi. Dovete sapere che il mio primo paio di occhiali graduati (miopia) li ho indossati all’età di 12 anni ed ora ne ho 30: la vita cambia con un paio di occhiali sul naso e non è proprio il massimo (attualmente mi mancano -7.00 e -6.50). Basta pensare a quando devi andare al mare, a quando fai educazione fisica a scuola (con gli occhiali ti ballano sul naso), alla mattina quando apri gli occhi e non vedi quasi niente ma tutto sfumato, agli occhiali da sole che ne hai solo un paio graduati o che devi indossare le lenti a contatto, che peraltro non sempre si staccano con facilità dall’occhio (specie se decidi di farti crescere le unghie). Che cosa dire, poi, quando ti devi truccare? Io quando levo gli occhiali mi devo “spiaccicare” allo specchio per vedere bene e, potrete capire che non è facile mettere un filo di matita. Insomma, chi indossa gli occhiali da vista conosce tutte queste situazioni e questi fastidi!

Ad ogni modo, ho fatto la mia visita di controllo il 2 agosto a Varese, luogo dove si trova proprio la Clinica Baviera, centro che ho preso in considerazione, visto che nel mese di luglio vi era la possibilità di sottoporsi ad una visita gratuita per capire se avessi gli occhi adatti all’operazione. Arrivata nello studio – molto spaziosa e con diverse persone che attendeva il proprio turno – mi hanno dato un modulo per la privacy da compilare e, dopo averlo riconsegnato, non è passato tanto da quando mi hanno richiamato per iniziare una serie di test. Vi dico subito che sono tanti, tipo una decina, e gli occhi a fine serata saranno pesanti e stanchi! Mi hanno controllato la messa a fuoco dell’occhio, la pressione, la cornea e tante altre cose che neppure ricordo, ma tutto con estrema precisione e gentilezza. Il ragazzo che mi ha seguito per i test è stato davvero gentile e mi ha spiegato tutto, anche quando non gli chiedevo qualcosa; ad ogni modo, i test non erano così fastidiosi, fatta eccezione per due che risultavano leggermente più invasivi, ma non si sentiva nulla poiché ti mettono il collirio anestetizzante: praticamente, ti passano dapprima una sorta di pennina sull’occhio (1° esame) e poi per l’altro esame usano un cono con luce laser da puntare nel centro dell’occhio e con acqua che viene spruzzata all’interno di esso (il cono sarà posizionato all’interno dell’occhio, ma non dà fastidio).

Una volta effettuati i test ho incontrato il mio medico Antonio Todaro della Clinica Baviera – quello che poi mi seguirà anche durante l’operazione  – che mi ha fatto ulteriori controlli agli occhi, accettandosi che effettivamente potessi sottopormi al laser. Il verdetto è stato cornea sottile (ti pareva…) e di conseguenza l’operazione accettata è il PRK, quello di cui ho letto che la ripresa è decisamente più lunga! 🙁 La mia operazione, quindi, non è più un miraggio ed anzi, l’appuntamento è abbastanza vicino ovvero il 30 agosto!

Mi viene detto di acquistare dei colliri, di fare colazione prima di arrivare, di non usare lenti a contatto i giorni che precedono l’operazione e di non mettere né trucco, gioielli, creme e profumi prima dell’operazione…ah, naturalmente, bisogna portare il foglio firmato per acconsentire l’operazione laser. Ho già una fifa matta a scrivere tutto questo, però non vedo l’ora di farla e di far trascorrere i primi 3 peggiori giorni in un batter d’occhio!

Giorno dell’operazione laser PRK

Eccoci giunti al giorno dell’operazione, l’agitazione si fa sentire leggermente, ma a preoccuparmi non è tanto l’operazione, bensì il post-operatorio. Vengo accompagnata in auto dai miei genitori e dal mio compagno (tutti insieme appassionatamente 😀 ) e giungiamo nei pressi della clinica a Milano. L’auto la parcheggiamo sotto a degli alberi – suggerimento di una persona che lavora nei dintorni – altrimenti è necessario acquistare online il biglietto per il parcheggio nelle strisce blu, visto che non vi sono macchinette in strada. Entriamo in clinica e ci fanno accomodare in attesa che mi chiamano: naturalmente, per l’operazione ho scelto abbigliamento comodo – come da richiesta – indossando una tuta da ginnastica priva di cappuccio. Inoltre, la mattina stessa e per i giorni precedenti ho utilizzato le salviette suggerite per la pulizia degli occhi. Giunto il mio momento, mi fanno nuovamente 2 test e poi mi chiedono se ho preso un calmante e me ne danno uno (è con il lattosio, quindi ho ingerito anche una mia pillola, onde evitare qualche mal di pancia improvviso). Successivamente, mi hanno chiamata per saldare il conto e poi, dopo un’altra piccola attesa, arriva finalmente il mio turno. Mi accompagna una gentile signora verso una stanza dove mi fa indossare un camice verde, una cuffia per capelli e dei calzari. Dopo mi conduce in un’altra camera – quella prima della sala operatoria – e mi dice di indossare altri calzari sopra. A questo punto, poi, mi lascia sola con la mia sacchetta (data da loro) che contiene gli occhiali neri ed i colliri; attendo così  con della musica di sottofondo che decisamente non mi piace 😀 (ma forse non mi sarebbe piaciuto nulla in quel momento per via dell’ansia). L’attesa sembra non finire mai e, ad un certo punto, arriva anche un’altra ragazza che si sarebbe sottoposta all’operazione dopo la mia. Iniziamo a chiacchierare, ma neppure il tempo di scambiarci due parole che mi chiamano: è il mio turno! Entro, saluto anche se non vedo nulla e sottolineo che non riconosco il dottore, ma lo sento dalla voce e mi accomodo sul lettino. A questo punto mi viene messo il collirio anestetico a l’occhio destro, il dilatatore (che è quello che ha dato più fastidio di tutti) e poco dopo si parte: è posizionato una sorta di anello sopra l’occhio e in men che non di dica, dopo aver versato la soluzione con alcool, il dottore rimuove l’epitelio con uno spazzolino, senza grattare o fare gesti bruschi. L’occhio, poi, viene lavato con acqua gelida che mi fa quasi saltar in aria 😀 A questo punto, aziona il laser (si vede un punto rosso nel centro e verde intorno. Non mi accordo di nulla, se non dei rumori, ma non sento neppure la puzza di pollo di cui alcuni hanno parlato! Nel frattempo, con l’altro occhio bendato, si completa la procedura posizionando la lente terapeutica. La stessa operazione viene fatta all’occhio sinistro, bendando il destro, ma in questo caso, dopo la rimozione dell’epitelio e l’inizio del laser non vedevo più niente!  Terminata l’operazione noto subito che vedo bene, vedo anche il dottore! Mi fa sedere ad un apparecchio e mi controlla subito gli occhi e poi mi mandano in una sala semi-buia dove mi rilasso per 20 minuti circa, indossando gli occhiali e chiudendo gli occhi; poco dopo arriva una ragazza che mi mette le prime gocce del trattamento. Dopo un po’ vengo nuovamente chiamata per controllare gli occhi e successivamente mi fanno levare camice, cuffia e calzari e sono di nuovo dai miei genitori e fidanzato, con indosso gli occhiali scuri. Ora si torna a casa!

I primi sei giorni dall’operazione PRK

Durante queste giornate ho seguito la cura prescritta, usato gli occhiali anche per dormire (temevo di grattare gli occhi) ed ho usato anche durante la notte molta lacrima artificiale.

1° giorno: accuso del fastidio in tarda serata, con fitte ed un lieve gonfiore. Di notte mi sveglio 4 volte per mettere il collirio (con l’aiuto del mio compagno, perché non posso accendere luci e non ci vedo bene…poverino!);

2° giorno: Non mancano fitte, gonfiore, bruciore e lacrimazione così prima di pranzo prendo un antidolorifico (ho scelto il più forte, visto che ho letto di dolori atroci, il Tachidol) e metto una mascherina in gel per qualche minuto sopra le palpebre. La sera ho nuovamente un bruciore fastidioso e prendo un altro antidolorifico forte, sbagliando, visto che il mio stomaco non ha retto ed ho vomitato (scusate il dettaglio).

3° giorno: inizio leggermente ad aprire le veneziane, facendo entrare un po’ di luce, ma la fotosensibilità è molto forte. Trascorro le mie giornate dormendo ed ascoltando musica sul divano; non ho neppure grande voglia di mangiare…forse perché non vedo bene e non ho appetito.

4° giorno: la fotosensibilità è ancora forte e non riesco a sollevare lo sguardo per guardare in faccia mentre parlo al mio compagno, perché la luce è troppo forte. Le persiane, però, sono un po’ di più aperte ed ho provato ad uscire in balcone con gli occhiali.

5° giorno: le veneziane sono state completamente aperte e uso occhiali e cappello per uscire nel pomeriggio . Ho usato pochissimo il cellulare per la prima volta e non posso ancora guardare la tv.

6°-7° giorno: di tanto in tanto sento delle fitte intorno agli occhi, gli occhi si seccano un po’ di più per via della luce e dell’utilizzo del cellulare, seppur poco. A fine serata guardo un film di circa 2 ore e gli occhi mi bruciano prima di andare a letto.

Primo controllo dal medico (6 settembre 2018)

Sono pronta per la visita di controllo, la prima, dal dottor Todaro perché finalmente si levano le lenti dopo 7 giorni circa e non avrò più timore che si possono staccare o che di notte si seccano a tal punto da cadermi. Mi fanno nuovamente un test ad una macchina e poi sono rimosse con una pinzetta le lenti; non è fastidioso e non fa male, ma è stata come cosa visto che le lenti a contatto generalmente le si levano con le mani. Dopodiché, mi fa leggere con entrambi gli occhi: la lettura è perfetta fino ad 8/10, ma sforzandomi un pochino leggo fino 10/10, ad eccetto dell’ultima lettera sbagliata! I giorni seguenti trascorrono velocemente, però lavorare al computer non è per nulla facile, neppure in modalità part-time: vedo veramente male le lettere, come se si sdoppiassero, ma è normale perché le potenzialità degli occhi saranno riprese in 1 mese e mezzo circa. Il 19 settembre, però, qualcosa cambia ed inizio (finalmente) a veder meglio e poter lavorare part-time come si deve; a fine giornata, però, sento li occhi stanchi!

Secondo controllo dal medico (8 ottobre 2018)

Fatto anche il secondo controllo, ma non so che cosa dire 😀 Sono riuscita a leggere qualcosa di piccolo e quelle più grandi a volte no… il punto è che non ho utilizzato le lacrime artificiali correttamente e, quindi, l’occhio era affaticato. Ora inizierò nuovamente con le lacrime, perché lavorando tanto al pc è normale che l’occhio si stanchi molto. Io (cretina) ho lavorato anche la mattina prima di fare la visita e non è stato molto intelligente! 🙁 Va be, ora vedremo il prossimo appuntamento a dicembre!

Terzo controllo dal medico (6 dicembre 2018)

Finalmente ho terminato il ciclo dei controlli e ci vedo bene! Ebbene sì, riesco leggere sino all’ultima riga – ad eccezione di una lettera che mi trae sempre in inganno… scambio la G per una O – e sono davvero molto felici. Nei giorni prima, infatti, mi chiedevo se realmente riuscissi a leggere davvero tutto e mi dicevo tra me e me che, forse, avrei dovuto indossare un paio di occhiali solo al pc. Mi sbagliato (fortunatamente) ed il dottore mi ha addirittura detto che leggo meglio ora di quando indossavo i miei occhiali da vista. Posso dire che, se dovessi tornare indietro, l’operazione del laser occhi PRK la rifarei, visto i risultati ottenuti. Finalmente posso andare in piscina senza dover mettere le lenti a contatto, truccarmi come fanno tutte e, alzarmi dal letto senza dover cercare nel buio gli occhiali. Il personale della clinica Baviera di Varese è stato molto gentile con me ed il dottore è molto attento in tutto quello che fa, dai controlli all’operazione. Se siete interessati a fare la visita di controllo per l’idoneità all’operazione, posso darvi un buono per farla gratuita (valido fino a gennaio).

https://www.clinicabaviera.it

*Non è sponsorizzato, ma pagato personalmente!

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Melody Laurino
Melody Laurino

Ciao, mi chiamo Melody e sono beauty blogger dal 2012. Amo alla follia il make up, ma so bene che la skincare è importante. Leggerai anche di lifestyle e tanto altro del mondo femminile sul mio blog.

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